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Prodotti : attrezzatura per cucina : Magic Cooker Friggitrice Lolly Magic Cooker, sistema brevettato per un fritto sano e leggero

La friggitrice Magic Cooker
Fritto sano e leggero che esalta il gusto e... fa risparmiare
Grazie al coperchio brevettato applicato alla friggitrice i cibi cuociono a basse temperature (l'olio non raggiunge mai il punto di fumo), rendendo più sani i fritti. Si possono friggere più alimenti contemporaneamente, senza alterarne i sapori e con notevole risparmio di tempo, olio e costi di smaltimento.

Niente fumi né cattivi odori, perché la composizione chimica dei cibi non si altera in cottura. Nessun rischio di scottarsi e massima antiaderenza. La friggitrice Magic Cooker sfrutta il calore riflesso dal coperchio e il ricircolo del vapore per cuocere con meno grassi e riutilizzando più volte l'olio.

Le friggitrici della linea banco, grazie alla loro capienza e facilità di installazione, sono l'ideale per la grande ristorazione collettiva: hotel, ristoranti, bar e self-service, ristorazione scolastica/aziendale, comunità ed enti assistenziali, ospedali, Fast food, Street food.

Friggitrici a bassa temperatura Magic Cooker
Le prime friggitrici a "bassa temperatura" che cuociono sotto la soglia dei 130°!
Grazie infatti al coperchio a pressione, si ottengono:
- Riduzione fino al 70% dei cattivi odori
- Notevole risparmio di olio (lo stesso olio può essere utilizzato più volte rispetto al normale utilizzo)
- Temperature di cottura basse (grazie al nuovo sistema di cottura MC, l'olio di cottura non raggiunge
punto fumo)
- Cibi molto più sani (il fritto MC è più sano poiché l'olio usato con questo sistema di cottura non produce
"l'acroleina", sostanza cancerogena irritante per la mucosa gastrica e nociva per il
- Il fritto è più asciutto, croccante e gustoso (le proprietà organolettiche restano inalterate)
- Il sistema di cottura Magic Cooker permette di friggere contemporaneamente nello stesso olio
alimenti come pesce, vegetali etc… Ognuno di essi manterrà inalterate le proprietà ed il proprio sapore.
- Abbattimento dei costi (per lo smaltimento dell'olio usato grazie al minor consumo dello stesso)
- Risparmio energetico (raggiunta la temperatura, si può spegnere la friggitrice. La cottura prosegue a
macchina spenta)
- Semplicità e sicurezza nell'utilizzo
- Migliore conservazione dell'olio

Il sistema di cottura delle friggitrici Magic Cooker non produce acroleina, una sostanza irritante per la mucosa gastrica e nociva per il fegato in quanto, cuocendo a basse temperature, non porta l'olio al punto di fumo.

PAROLA D'ORDINE: cucina sana
Magic Cooker porta la rivoluzione in cucina: sfrutta il calore riflesso dal coperchio verso il basso e il ricircolo del vapore che si crea in pentola e cuoce a una temperatura più bassa e costante, producendo pochi grassi.
In base all'altezza della pentola utilizzata e all'intensità del calore del fornello, Magic Cooker diventa la vera alternativa a griglia, tostapane, microonde, forno a vapore ventilato e pentola a pressione.
E si può portare dappertutto, anche in barca, in camper o in campeggio.
- Minor dispersione di sostanze nutritive, esalta gusto e sapore.
- Dal freezer alla pentola: Magic Cooker cuoce i cibi mentre li decongela.
- Una misura unica per tutte le pentole con diametro da 16 a 27 cm.
- In acciaio inox austenitico, la superlega garantita 25 anni contro la corrosione.
- Risparmio in denaro: minor tempo di cottura significa minor consumo di gas, metano o energia elettrica.

IL SISTEMA DI COTTURA
Magic Cooker non è solo un coperchio, ma un sistema di cottura che permette un'alimentazione sana, cucinando in modo veloce, senza perdere il gusto e i sapori degli alimenti.
Magic Cooker migliora la qualità della vita. l cibi vengono cotti a basse temperature e rimangono più sani, mantenendo così quasi inalterate le caratteristiche organolettiche (test effettuati dai
laboratori chimici dell'Agenzia delle dogane).

La friggitrice Magic Cooker nasce dall'applicazione del coperchio alla tradizionale friggitrice elettrica. È esclusiva per la sua innovazione nell'ambito della cucina salutare e soprattutto economica (grazie alle temperature
basse di cottura e alla possibilità di riutilizzare l'olio per più volte); consente di avere uno strumento di
ristorazione pratico e semplice da usare. l prodotti sono realizzati con materiali accuratamente selezionati, facili da utilizzare epulire.
Grazie a questo sistema esclusivo, la friggitrice può essere utilizzata continuamente senza emissioni di vapori oleosi o fumi sgradevoli.
La friggitrice può essere adoperata per la cottura differenziata di ogni pietanza anche quando diversi alimenti sono contemporaneamente nel cestello. Le friggitrici della linea da banco, grazie alla loro capienza e alla loro facilità di installazione, sono ideali per la grande ristorazione collettiva:
- Comunità
- Ospedali
- Enti assistenziali
- Ristorazione scolastica
- Ristorazione aziendale
- Caserme e strutture militari da campo
- Self-service e bar
- Fast food, Street food

I TEST DI LABORATORIO
l laboratorio di analisi dell'Agenzia delle dogane ha effettuato prove comparative di cottura condotte sia con la metodica tradizionale, sia con una metodica innovativa supportata dai particolari coperchi Magic Cooker.
Le analisi sono state effettuate su un campione di carne e di pesce.
l risultati strettamente analitici hanno evidenziato come:
- Nella camera di cottura e fino al termine della stessa sia sempre presente del liquido;
- La presenza del liquido impedisce l'adesione dei cibi alle pareti o al fondo del recipiente di cottura;
- La temperatura di cottura si mantiene sempre costante, senza variazioni di pressione all'interno del
recipiente;
- Il vapore che fuoriesce nel corso della cottura è inodore.
- La mancata emissione di odori sgradevoli rappresenta la prova che durante la cottura non si determina
l'alterazione dei cibi, che non perdono le proprietà organolettiche e i componenti volatili degli eventuali
condimenti aggiunti;
- La temperatura di cottura, mantenuta costante, non raggiunge la soglia fumo della matrice grassa e la stessa
conserva inalterate le sue qualità e le sue vitamine liposolubili; non viene modificata, in particolare, la
struttura insatura degli acidi grassi, evitando così la negativa neoformazione, come avviene normalmente con
la cottura tradizionale;
- Il mantenimento costante della temperatura nel recipiente di cottura riduce significativamente la produzione
di ossigeno singoletto, responsabile di ossidazioni;
- Dopo la cottura, non sono state riscontrate alterazioni della composizione chimica dei cibi e, in particolare,
delle vitamine (A, E, K, PP ecc.);
- A fine cottura, il livello calorico dei cibi si riduce fino al 15%.

LA FISICA VENTURI
L'effetto Venturi viene anche chiamato paradosso idrodinamico poiché si può pensare che la pressione aumenti in corrispondenza delle strozzature; tuttavia, per la legge della portata, in corrispondenza delle strozzature è la velocità ad aumentare. Quindi, considerando un tubo che finisce contro una piastra come in figura, il fluido ha una pressione leggermente superiore alla pressione atmosferica, l'aumento di velocità che la strozzatura crea tra tubo e piastra farà aumentare la velocità a scapito della pressione del fluido. Se la pressione scende al di sotto della pressione atmosferica, la piastra tenderà a chiudere il tubo anziché volare via. Da questo nasce il paradosso idrodinamico che è una conseguenza della Legge

REAZIONE DI MAILLARD
Alcuni esempi di reazione di Maillard
La crosta del pane e della crostata
La doratura nei soffritti e nei fritti (cipolla, patatine, cotoletta, etc.)‏
La crosticina della bistecca (il segreto per un'ottima bistecca è favorire una buona reazione di Maillard e insieme salvaguardare il contenuto di liquidi del taglio di carne)‏
Che cos'è la reazione di Maillard?
La reazione di Maillard avviene durante l'interazione nella fase di cottura di carboidrati e proteine ed è significativa solo a temperature superiori a 140 gradi. I composti formano degli aggregati odorosi tipici, molto apprezzati e attraenti per il palato.
La reazione di Maillard in realtà non è una sola, ma è costituita da una serie di fenomeni che si innescano in tre fasi: la prima non presenta effetti visibili, mentre causa la degradazione di certi amminoacidi essenziali come la lisina. La seconda è responsabile della formazione dei composti odorosi tipici del cibo cotto; la terza vede invece la nascita di grosse molecole che conferiscono il tipico colore bruno al cibo. Il "gusto di carne", per esempio, che può essere estratto e usato in brodi o altri alimenti, è essenzialmente il gusto dei composti di Maillard.
La reazione di Maillard da origine a numerosissimi composti diversi, non tutti identificati e la cui chimica è ancora in parte da svelare. Tuttavia è noto che queste reazioni sono favorite da un ambiente leggermente basico e dalla presenza di metallo. Infine, trattandosi di una reazione tra carboidrati e proteine, è evidente che si otterrà una buona reazione di Maillard se questi sono presenti in grandi quantità.
La Reazione inizia dai 130° ai 160°

LE FASI DI COTTURA
- Cottura al Cuore dai +32° ai +91°
- Stabilizzazione e Perdita minima di Liquidi (minima Desaturazione Proteica e Fibra dai 91° ai 130°
- Doratura e Croccantezza ( reazione di Maillard) dai 130° ai 155°
- Carbonizzazione – Acroleina – Punto di Fumo dai 155° ai 200°

BREVETTO
Nel 2004 è stato accettato il brevetto del coperchio Magic Cooker con scadenza nel 2024. Anche il brevetto per le friggitrici Magic Cooker è stato accettato in seguito alla domanda depositata in data 29.01.2010 con scadenza 28.01.2030.

TEST DI LABORATORIO
I vantaggi del sistema di cottura e frittura Magic Cooker sono stati comprovati da:
-Agenzia delle Dogane
-
Laboratori VITA SrL

OMEGA DISRIBUZIONE è l'azienda che si occupa della distribuzione in Italia delle famose friggitrici Magic Cooker. I nostri interlocutori sono tutti coloro che nella loro attività friggono. Ristoranti, pizzerie, bar, friggitorie etc. Serviamo sia rivenditori che clienti direttamente la dove la zona non è opportunamente coperta, garantiamo servizio e assistenza tecnica per qualsiasi tipo di problematica inerente alla macchina e consulenza per il tipo di cottura di cui siamo esperti (la frittura). Abbiamo uno staff che comprende chef diplomati e con anni di servizio e tecnici che si mettono a disposizione per prove pratiche con qualsiasi tipo di pietanza, facciamo demo programmate in tutta Italia e se necessario delle demo ad hoc in casa del cliente. Collaboriamo da oltre 1 anno con APCI (Associazione professionale cuochi italiani) che ci ha voluto con se negli eventi di formazione programmati in giro per l'Italia. Collaboriamo con Orogel che ha voluto le nostre macchine per il proprio staff di cuochi e che usa nel corso delle demo delle loro squisite confezioni di verdure pastellate. Collaboriamo con Olitalia che produce e distribuisce i migliori oli sul mercato tra cui FRIDOR ottimo prodotto per la ristorazione per fare un fritto gustoso e leggero.

Finalmente sul mercato le innovative friggitrici professionali magic cooker, grazie all'esclusivo brevetto mondiale di magic cooker oggi si può friggere a temperature molto più basse rispetto alle friggitrici convenzionali.
La cottura avviene negli stessi tempi, il cibo risulta più croccante e gustoso e mantiene inalterate le proprie caratteristiche organolettiche, i consumi di olio e di energia elettrica si riducono drasticamente con notevoli recuperi di costi; gia' molti ristoranti, tra i più qualificati in italia stanno gia' usando le nostre macchine e la soddisfazione è

1 - BREVETTO MONDIALE ESCUSIVO
2 - RIDUZIONE CATTIVI ODORI
3 - TEMPERATURA DI COTTURA 130°
4 - RISPARMIO DI OLIO
5 - RISPARMIO DI ENERGIA ELETTRICA
6 - CIBI PIU' SANI
7 - FRITTO PIU' ASCIUTTO, CROCCANTE E GUSTOSO.

FRITTO CONTRO BOLLITO: 10 a 0
Chi ha detto che la frittura fa male?

E' un metodo di cottura che non porta a una riduzione drastica dei nutrienti: l'alimento non entra mai a contatto diretto con l'acqua e quindi non disperde facilmente le sostanze, soprattutto quando la pezzatura
non è piccola.
Tratto dal libro "Antiaging con gusto. A scuola di cucina per restare giovani" della Dott.ssa Chiara Manzi

VIA LIBERA ALLA FRITTURA QUINDI, PURCHE':
- sia scelto un olio extravergine di oliva ovvero olio d'arachide
- sia limitato l'assorbimento del grasso da parte dell'alimento
- si eviti la formazione di sostanze nocive come l'acroelina e l'acrilammide

ED E' PROPRIO PER QUESTO CHE TI CONSIGLIAMO LE FRIGGITRICI ELETTRICHE MAGIC COOKER!
La rivoluzione tecnologica in cucina: nasce un nuovo modo di friggere che sfrutta il calore riflesso dal coperchio della macchina verso il basso e il riciclo del vapore che si crea in pentola!
Grandi vantaggi per te che non vuoi rinunciare a un buon piatto di fritto!
- il 70% in meno di cattivi odori
- lo stesso olio può essere usato più volte
- l'olio non raggiunge mai il punto di fumo
- le proprieta organolettiche dei cibi restano inalterate
- l'olio con la friggitrice Magic Cooker non produce l'acroleina (sostanza irritante per la mucosa gastrica e nociva
per il fegato)
- rende più difficile la formazione di acrilammide nelle patate

Insieme alla friggitrice è presente un pratico manuale d'istruzioni con alcuni consigli pratici!!

FRIGGITRICI ELETTRICHE MAGIC COOKER: Buona Da Vivere perchè?
- Qualità del prodotto, la Società ha a cuore la salute dei suoi clienti!
- Professionalità e responsabilità aziendale
- Ottimo rapporto qualità-prezzo

IL PUNTO DI FUMO
Il punto di fumo è la temperatura a cui un grasso alimentare riscaldato comincia a rilasciare sostanze volatili che divengono visibili sotto forma di un fumo tendente al colore azzurro, formando anche acroleina, una sostanza tossica[1]. È particolarmente importante nella frittura, sia casalinga, sia industriale o dei ristoratori, in quanto il grasso comincia a sviluppare fumo, fastidioso per gli occhi e pericoloso se inalato. Oltre all'acroleina il fumo dalla frittura del cibo può contenere idrocarburi policiclici aromatici, ammine eterocicliche, formaldeide, acetaldeide, acrilamide. Le emissioni dal processo di frittura ad alta temperatura sono state classificate come "probabilmente cancerogene per l'uomo" (Gruppo 2a) dalla International Agency for Research on cancer (IARC)[2]. Il punto di fumo può essere variato da un uso eccessivo e ripetuto dello stesso olio consumato nelle fritture. Esso è una caratteristica del grasso, che non dipende dalla distribuzione di acidi grassi contenuti ma soprattutto dalla quantità di acidi grassi liberi, l'acidità dell'olio. Questo spiega come oli ricchi di acidi polinsaturi ma con una concentrazione di acidi liberi molto bassa, nonostante siano più suscettibili all'ossidazione, possano avere punti di fumo più alti di oli composti prevalentemente da acidi monoinsaturi. Intervengono sul punto di fumo di un olio per frittura altri fattori:

  • la presenza di agenti antipolimerizzanti (antiossidanti attivi sopra i 130 °C)
  • la presenza di dimetilpolisiloxani, additivo alimentare E900
  • la presenza di acqua

I processi che portano a degradare un olio durante la frittura sono complessi e punto di fumo, stabilità all'ossidazione, stabilità alla temperatura di uno specifico olio sono solo alcuni dei fattori. Va quindi dato scarso credito a quanto si legge in proposito su giornali e riviste, o su internet, pro o contro un olio di una specifica origine. Infatti l'olio proveniente dalla stessa fonte, vegetale o animale, può avere un punto di fumo basso o particolarmente alto, se raffinato in modo da avere la concentrazione di acidi grassi <0,05%. Per questo gli oli per frittura in commercio spesso non indicano la o le specie vegetali di provenienza ed esistono versioni contrastanti sul valore del punto di fumo di vari oli vegetali.

Ad esempio: su Albanesi.it, un sito di nutrizione[3] di reputazione non verificabile, lo strutto ha un punto di fumo tra 180 e 210 °C, l'olio di arachide raffinato di 230 °C e quello non raffinato di 160 °C, mentre secondo il sito di e-learning dell'Università degli studi di Napoli Federico II[4] l'olio di arachide ha il suo punto di fumo di 180 °C, quello d'oliva extravergine di 210 °C, il burro chiarificato di 260 °C (in quanto il normale burro da supermercato contiene oltre il 10% di acqua e ha punto di fumo intorno ai 160 °C) e lo strutto a più di 260 °C.

Una circolare del Ministero della Sanità, la n. 1 dell'11 gennaio 1991[5], si limita invece ad affermare (a titolo di esempio) che l'olio di oliva è uno degli olii più stabili. Il blog Scienza in cucina[6] del chimico Dario Bressanini sostiene che il punto di fumo dell'olio di arachidi è 210 °C, largamente superiore ai 180 °C necessari per una frittura sana, mentre per l'olio di oliva non si può stabilire con esattezza il punto di fumo, perché esso dipende anche dalle olive utilizzate.


GLI OLI CHE FUMANO (dal Blog "Scienza in cucina" del chimico Dario Bressanini)

Se scaldiamo l'acqua sino alla sua temperatura di ebollizione questa si trasforma in vapore. Questo processo fisico è familiare a tutti e sfruttato in cucina in molti processi di cottura. Non tutti i liquidi si comportano in questa maniera però e gli oli sono una eccezione importante. Tutti gli oli alimentari sono composti di miscele di triglicerididiversi costituiti da una molecola di glicerina legata a tre acidi grassi.

Il processo culinario che mette più a dura prova la stabilità di un olio è sicuramente lafrittura. Quando riscaldiamo un olio ad alte temperature l'esposizione all'ossigeno dell'aria e la presenza del cibo possono innescare un processo di degradazione ossidandolo e formando delle sostanze nocive. Più la temperatura è alta e più l'ossidazione è veloce. Anche un uso prolungato può degradare notevolmente un olio, e questo è il motivo per cui in una friggitrice l'olio andrebbe cambiato completamenteperiodicamente, e non rabboccato.

Oli con una composizione chimica diversa si ossidano in modo diverso. Quelli ricchi digrassi polinsaturi, come l'olio di mais o quello di soia, si degradano più rapidamente di quelli ricchi di grassi monoinsaturi come gli oli di oliva, di nocciole o di arachidi, in prevalenza composti da acido oleico. In più l'olio extravergine, non essendo stato purificato, contiene delle molecole che agiscono da antiossidanti ritardandone la degradazione. Ancora più stabili sono gli oli contenenti molti grassi saturi, come l'olio di palma o lo strutto. Il loro uso tuttavia andrebbe limitato perché un loro consumo eccessivo può avere conseguenze negative sulla salute. Scaldando un olio ad una certa temperatura comincerà a produrre fumo in modo continuo, ben prima che inizi a bollire. A questa temperatura, chiamata "punto di fumo", la glicerina si stacca dagli acidi grassi e si producono dei fumi tossici contenenti sostanze nocive come l'acroleina.

La temperatura tipica di una frittura è di circa 180 °C. A temperature più basse il cibo si impregna di olio mentre a temperature più alte rischia di bruciare velocemente. È importante quindi che l'olio prescelto abbia un punto di fumo ben superiore alla temperatura di frittura. Spesso si sente dire che l'olio extravergine di oliva ha un punto di fumo alto ma questo non è assolutamente vero. Generalmente più un olio è raffinato, quindi meno sostanze diverse dai trigliceridi contiene, e più è alto il suo punto di fumo. Le impurezze dell'olio che più influenzano il suo punto di fumo sono gli acidi grassi liberi, non legati alla glicerina. La raffinazione a cui sono sottoposti oli come quello di canola –una particolare varietà di colza– riduce la quantità di acidi grassi liberi e di altre impurezze alzando il punto di fumo. L'olio di canola inizia a fumare solo a 240 °C, una temperatura molto superiore a quella di una comune frittura.

L'olio di oliva extravergine è ottenuto per estrazione meccanica senza nessuna raffinazione. Per questo motivo contiene una piccola quantità di acidi grassi liberi e una serie di altre impurezze che possono abbassare notevolmente il punto di fumo. È però impossibile definirlo una volta per tutte: due oli prodotti in zone diverse e da varietà di olive diverse possono avere una acidità e un punto di fumo molto diversi. Se l'acidità è bassa il punto di fumo può superare i 190 °C: sufficiente per friggere a temperature non troppo elevate. Se l'acidità è elevata il punto di fumo può crollare sotto i 180 °C e quindirenderlo inadatto alla frittura. (Vi avviso che in rete si trovano tabelle di punti di fumo completamente prive di senso)

In altre parole, non conoscendo le caratteristiche dell'olio di oliva extravergine che usate è difficile prevedere come si comporterà in frittura.

Purtroppo l'acidità di un olio extravergine non si può percepire al palato e non è da confondere con il tipico "pizzicore" di alcuni oli extravergini, causato dai polifenoli, le preziose molecole antiossidanti che rendono più stabile l'olio in fritture prolungate. In alternativa si può utilizzare l'olio di arachidi il cui punto di fumo supera i 210 °C.

Dario Bressanini

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